Un’interessante ordinanza del Tribunale di Bologna assunta nel corso di un giudizio di separazione, autorizza entrambe le parti a richiedere all’Agenzia delle Entrate un documento riassuntivo delle informazioni relative all’altro coniuge, desumibili dall’Archivio dei rapporti finanziari, Sezione anagrafe tributaria, e a mezzo dell’utilizzo del software c.d. Serpico, relativamente ai seguenti profili: a) consistenza del patrimonio immobiliare, anche se intestato a soggetti terzi; b) proventi e/o oneri derivanti da rapporti locatizi in corso; c) atti di acquisto, inter vivos e mortis causa, di beni immobili e mobili di particolare valore, come autovetture e simili, dal 1° gennaio dell’ultimo triennio antecedente; d) contratti di locazione registrati in posizione attiva o passiva dal 1° gennaio dell’ultimo triennio; e) partecipazione a imprese e società, con indicazione specifica del volume di affari e degli utili dal 1° gennaio dell’ultimo triennio; f) natura e consistenza dei depositi bancari e degli investimenti eventualmente correlati dal 1° gennaio dell’ultimo triennio, con specificazione delle date di apertura e chiusura dei rapporti.
Ciò al fine di meglio comprendere l’esatta consistenza del patrimonio dei coniugi e così definire la misura del contributo al mantenimento per i figli minori.